Caccia ai Primavera diventati grandi: Tiziano Tulissi
Tiziano Tulissi, nato il 22 luglio 1997, figlio del vivaio atalantino nella Primavera neroazzurra ci arriva davvero giovane. Già nella stagione 2013/14, quando ha solo 16 anni, colleziona ben 30 presenze totali con sei gol. Con l’Under 19 ci sta altri due anni e alla fine in queste tre stagioni timbrerà 90 partite e 33 gol. Un bottino decisamente non male.
L’ATALANTA
“Ho iniziato a giocare all’Oratorio San Martino Leffe, squadra vicino al paese in cui abito. Il mio primo allenatore, da quanto avevo 4 anni, è stato mio zio, lui mi ha fatto avvicinare al mondo del calcio. Anche mio nonno è stato un calciatore professionista. All’età di 8 anni è arrivata la chiamata dell’Atalanta, dove ho fatto tutta la trafila fino alla Primavera”.
“Nel 2013/14 sono stato aggregato alla formazione Primavera, dove giocavo come sotto età visto che erano tutti ’94-’95. Essendo il più piccolo di tutti, pur di giocare, mi sono adattato anche a fare il quinto di centrocampo nel 3-5-2, nonostante il mio ruolo naturale fosse trequartista o esterno d’attacco nel 4-3-“.
“Nel 2015/16 ho iniziato la stagione con la Prima Squadra, facendo i primi due mesi con loro. In seguito sono stato “prestato” alla formazione Primavera con cui ho disputato un bel campionato. È stata una stagione importante, dove ho segnato 16 goal in 21 presenze, arrivando a disputare le final-eight scudetto. Purtroppo, ai quarti di finale, siamo stati sconfitti dal Torino. Nonostante questo, è stata un’annata importante sia per me sia per il gruppo”.
“Il vero segreto dell’Atalanta è il lavoro che viene fatto sui ragazzi fin da piccoli. A Bergamo hanno una grandissima organizzazione sotto ogni punto di vista: i ragazzi vengono seguiti passo dopo passo. ”.
I PRESTITI
Si parte poi con i primi prestiti. La prima esperienza nei professionisti la fa a Modena, in Lega Pro, nella stagione 2016/17. Con i canarini ci sta metà stagione perché a gennaio viene dirottato, sempre in Emilia e sempre in Lega Pro, a Piacenza. Complessivamente per Tiziano quella stagione si chiude con 25 presenze e un gol.
“A Modena ho disputato sei mesi positivi, nonostante si trattasse della mia prima esperienza in Serie C. A gennaio sono stato ceduto al Piacenza dove, purtroppo, non è andata come speravo. Ho trovato una situazione che mi ha penalizzato essendo giovane. Mi aspettavo un trattamento diverso e non posso negare di esser rimasto molto deluso”.
Nel 2017/18 viene mandato a Reggio Calabria dove sta due stagioni intere disputando 60 partite di campionato con tre reti realizzate. Nel 2019/20 torna al primo amore, si trasferisce infatti sempre in prestito a Modena. e scende in campo 23 volte. A fine annata l’Atalanta lo cede gratuitamente agli emiliani.
EX ATALANTINO
L’annata 2020/21 si apre per Tiziano ancora a Modena ma con uno status diverso, questa volta è un giocatore del Modena a tutti gli effetti.
“Sono contento che il Modena mi abbia ingaggiato a titolo definitivo, tra l’altro con un contratto di tre anni. Sì, può essere una svolta per la mia carriera perché andare sempre in prestito non sempre è una cosa positiva, avendo comunque alle spalle un club di Serie A”.
Stagione come al solito ricca di presenze, 27, con tre gol, anche se a marzo deve alzare bandiera bianca per problemi muscolari finendo anticipatamente il campionato. Oggetto del desiderio di molte formazioni di C il Modena, non rientrando nei piani dell’allenatore, lo dà in prestito alla Virtus Francavilla per la stagione 2021/22. In Abruzzo purtroppo, a causa di problemi muscolari patiti da inizio stagione, vive un’annata difficile rientrando a Modena anzitempo.
IL RUOLO
“Ho sempre fatto l’attaccante esterno, o la seconda punta o il trequartista. Questi sono i ruoli che preferisco e che si adattano meglio alle mie caratteristiche. Mi trovo molto bene a lavorare tra le linee”.
IL SOPRANNOME
“Molti dicono che somiglio ad Ezequiel Lavezzi, per questo mi chiamano Pocho, ma il calciatore a cui mi ispiro è il Papu Gomez. Essendomi allenato parecchie volte insieme, ho cercato di rubargli qualcosa. Ho osservato molto i suoi movimenti. Spero di poter arrivare al suo livello”.
IL SOGNO
Tornare a giocare nella squadra della mia città è il mio obiettivo e il sogno che sto cercando di realizzare. Vorrei ripercorre le orme dei vari Caldara, Conti e Gagliardini. Ho avuto varie convocazioni in prima squadra senza mai esordire. Sarebbe una grossa soddisfazione poter indossare la maglia dell’Atalanta in Serie A. (8 marzo 2018)
Conosco parecchi giocatori dell’Atalanta, con cui ho avuto modo di giocare. Sono anche un grande tifoso. Un giorno mi piacerebbe tornarci a giocare ed essere allenato da Gasperini (20 febbraio 2020)
(fonte interviste: modenasportiva.it, tuttoc.com, footballscouting.it)
Eccolo un Tulissi giovanissimo alle prese con l’emozione per il ritiro con la prima squadra
Lascia un commento