Parlano gli atalantini: Luca Percassi……sugli errori arbitrali e anche Musso
All’Accademia dello Sport Solidarietà in questi giorni sono passati tanti ex calciatori, atalantini e non, per un torneo di padel e tennis sempre all’insegna della beneficienza. Ieri c’era Luca Percassi, amministratore delegato della società nerazzurra, impegnato nel torneo di tennis insieme a Gigi Orlandini. Contro una coppia super atalantina: Beppe Savoldi e Massimo Carrera. L’incontro era all’interno del 29esino trofeo Achille e Cesare Bortolotti. Luca Percassi reduce dalla trasferta americana ha rilasciato alcune dichiarazioni.
“Tutte le volte è una gratificazione venire qui e vedere quanto l’Accademia è brava. Le vacanze per me sono posticipate, l’Atalanta è questa e sappiamo che il campionato nuovo inizia subito dopo la fine dell’altro, speriamo di fare le cose fatte bene. Il viaggio in America è stato bello, pieno di spunti. Ho avuto la fortuna di vedere dal vivo una grande partita, una grande competizione, uno sport diverso anche se certe caratteristiche si ripetono, un bel viaggio utile per fare un’Atalanta più forte”.
“Ovvio che non tutte le stagioni portano a risultati come ci hanno abituato, dobbiamo essere contenti perché sappiamo la storia dell’Atalanta. Ma un po’ di rammarico e amaro in bocca c’è perché per poco non ci siamo qualificati, evidentemente qualche errore lo abbiamo fatto e dobbiamo quindi capire da cosa ripartire. Var? Un grande tema, abbiamo sempre cercato di parlare poco, però sicuramente quest’anno nei nostri confronti ci sono stati errori gravissimi che hanno pesato”.
“Abbiamo fatto un record di vittorie fuori e un record un po’ negativo in casa. Prima di questi 6-7 anni avevamo record di punti di 53 punti, oggi abbiamo l’amaro in bocca con 59. La nostra amarezza si deve trasformare nella convinzione che dobbiamo fare bene. Sappiamo cosa vuol dire lottare per gli ultimi posti in classifica, salvarsi all’ultima giornata o peggio ancora dipendere da altri risultati.
Non va persa di vista la realtà: lavoriamo per rinforzarci, consapevoli di cosa ha fatto l’Atalanta in questi anni. Vogliamo fare bene ma mantenendo lo spirito e le caratteristiche dell’Atalanta, in un mondo in cui la competizione è altissima”.
“Ci sono giocatori comprati perché figli di un’intuizione e capacità decisionale. Zapata rappresenta uno dei giocatori più emblematici. Con papà avevamo deciso di fare investimento significativo all’epoca, puntando su un giocatore che secondo noi aveva caratteristiche uniche. Sarà un caso che quell’anno siamo andati in Champions. Giocatore tra quelli a cui siamo più affezionati.
Questa nuova partnership ci rafforza, ma la famiglia Percassi non è dedicata alla gestione e basta, siamo il maggior azionista singolo della società a dimostrazione di quanto ci teniamo. Se ci sono errori sono in buona fede nella speranza di avere risultati positivi. Musso è uno dei portieri più forti in Italia e in Europa: il nostro modo di giocare gli chiede qualcosa di diverso rispetto alle sue abitudini, bisogna saper aspettare a volte. Rappresenta il futuro dell’Atalanta e sono sicuro che siamo in buone mani”.
fonte dichiarazioni sportesolidarieta.it
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