Primavera…..il nostro commento del giorno dopo

Primavera…..il nostro commento del giorno dopo

Finisce al primo turno playoff la corsa dell’Atalanta al titolo di Campione Primavera 2021-2022. Vince la Juventus 2 a 1 segnando il gol qualificazione in pieno recupero e sarà la Vecchia Signora ad affrontare la Roma in semifinale venerdì.

Purtroppo siamo stati facili profeti nel presentare la partita, quando avevamo paventato nelle distrazioni difensive il tallone d’Achille di questa squadra.

Squalificato Ceresoli, in pieno riscaldamento mister Brambilla deve rinunciare anche a Cittadini. Decide quindi mettere Sassi fra i pali e di schierare in difesa Del Lungo, Berto e Regonesi. Sugli esterni Renault e Oliveri, in mezzo al campo Giovane,  Panada e Zuccon, in avanti Sidibe affianca bomber Cisse.

Primo tempo in totale controllo con due palle gol di Cisse, in una delle quali Moustapha colpisce un palo clamoroso. Poi al primo minuto di recupero frittata di Berto e bianconeri in vantaggio.

Nella ripresa al diciassettesimo su cross di Giovane, tiro al volo di sinistro del solito Cisse e palla imparabile per il portiere avversario. Sarebbe il gol che vale la qualificazione, perché con il pareggio, grazie alla migliore posizione in classifica, passerebbe l’Atalanta, invece al secondo di recupero la retroguardia nerazzurra riesce a farsi infilare in contropiede.

Così come in finale di Coppa Italia altro epilogo amaro che sa tanto di beffa e addio sogni di gloria.

I SINGOLI

Sassi non ha colpa sui due gol subiti e nel complesso la squadra raggiunge la sufficienza tranne Sidibe e  in modo grave Berto. Il gol da cui nasce il primo vantaggio juventino parte da un suo sanguinoso errore in fase di impostazione, così come sul gol vittoria di Cerri la sua posizione non è delle migliori.

Più che sufficiente Panada, mentre il migliore in campo è stato sicuramente Cisse: tre palle gol che fruttano un palo e un gol. È inutile girarci intorno ma questa Atalanta Primavera è svoltata a fine gennaio quando è arrivato lui, altrimenti l’obiettivo playoff sarebbe rimasto una chimera.

Oliviero Lanza

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