Nicolò Cambiaghi: retrocesso e promosso…..con tanto amore per l’Atalanta
Non capita spesso di unire il negativo al positivo. Questo è capitato a Nicolò Cambiaghi, giovane atalantino nato a Monza il 28 dicembre 2000 finito quest’anno in prestito al Pordenone.
Cambiaghi ha esordito nella Primavera atalantina quando aveva poco più di 17 anni, a fine stagione 2017/18. L’anno dopo l’inizio dell’impiego in pianta stabile, 28 partite, 8 gol e due assist e la conquista dello scudetto con un gol in semifinale. La stagione successiva (2019/20) arriva anche la fascia da capitano. Ci sono anche meno presenze e meno gol ma nel Palmares c’è anche una Supercoppa, sempre con la fascia al braccio,

IL PROFESSIONISMO
Nel 2020/21 inizia la carriera fra i professionisti, destinazione Reggio Emilia. La Reggiana è una squadra costruita al minimo e il cammino nella serie cadetta è davvero difficile. Per Cambiaghi solo spezzoni di partita intervallati da tanta panchina; a fine anno saranno 18 presenze per 508 minuti, come dire una media di meno di 30 minuti nelle 18 apparizioni. Alla fine dell’annata la Reggiana scende in Serie C e Nicolò ha comunque vissuto la sua prima esperienza nel calcio che conta.
STAGIONE 2021/22
Annata 2021/22, si riparte da Pordenone, come dire un’altra piazza che parte al risparmio. Lui inizia da subito a conquistarsi un suo spazio e alla settima giornata mette a segno il suo primo gol da professionista. Diventa titolare inamovibile e in primavera vive il suo momento d’oro. In sette partite mette a segno quattro gol realizzando due assist e infine la ciliegina sulla torta. Viene convocato, per la prima volta in Under 21. e fa il suo esordio con gli azzurrini il 29 marzo con la Bosnia Erzegovina. Sono davvero pochi minuti ma significativi e soprattutto capaci di mettere il sigillo a una stagione davvero speciale. Il ragazzo ha dimostrato qualità e non solo calcistiche; in una stagione difficile per il Pordenone non si è mai arreso e ha sempre giocato dando l’impressione di essere uno capace di vendere cara la pelle. Ora si deve ripartire; lui sicuramente non scenderà in C. Sono diverse le richieste per averlo e ultimamente sembra che il Bari lo voglia veramente, ma per il mercato è presto anche se siamo sicuri che alla sua prossima avventura Cambiaghi ci arriverà con grosse motivazioni e ancora giovanissimo.
L’ATALANTA
Il quadro di questo ragazzo lo completiamo con alcune dichiarazioni rilasciate al sito “cronachedispogliatoio”, sono parole di uno che Zingonia ha iniziato a respirarla da piccino.
L’Atalanta è casa. Ho giocato in tutte le categorie, dai pulcini alla Primavera, dove ho vinto una Supercoppa e due campionati. Ormai mi manca solo l’esordio in A, nello stadio dove facevo il raccattapalle. Ho iniziato alla Dipo, poi dopo un annetto sono andato a giocare alla Vimercatese. Giocavo con la 10, segnavo 3-4 gol a partita, così in uno dei tanti tornei per la Brianza mi nota l’Atalanta. Quando ero ragazzino abbiamo vinto vari tornei in giro per il mondo. Lituania, Russia, Austria, Svizzera, Qatar. Ho una ancora una foto in cui alzo la coppa. Io minuscolo, con una maglia tre volte più larga, ma felice. C’è chi cresce prima e chi dopo. Io sono cresciuto dopo. Tra l’Under 15 e l’U16 ho giocato pochissimo, andai anche a parlare con Costanzi, ma lui fu chiaro. ‘Non ti muovi da qui, crediamo in te. Aveva ragione. Nell’U17 ho incontrato Massimo Brambilla e mi ha messo al centro della scena. Ho segnato 7 gol, e da lì è ricominciato il viaggio. Esordire con la Dea sarebbe la chiusura di un cerchio. Il sogno di un ragazzo diventato uomo a Zingonia, dai pulcini al grande calcio. Vediamo che succede, ma posso solo ringraziare la Dea.

Lascia un commento