Il nostro migliore
Importante vittoria dell’Atalanta in quel di Bologna, dove nelle due trasferte precedenti aveva raccolto solo un pareggio. Decisivo il baby Cisse che al 37° del secondo tempo ha infilato il gol che vale 3 punti.
La squadra nerazzurra si presenta con 7 assenze, in particolar modo nel reparto avanzato, ma gestisce tutto il primo tempo sino al 43° quando un errore di Freuler innesca un contropiede dei felsinei che porta alla conclusione di Orsolini ben neutralizzata da Musso.
Nel secondo tempo squadra più in difficoltà, con un paio di altre palle gol per gli emiliani. Va però detto che oltre al gol ha saputo crearsi alcune favorevoli situazioni, fra cui un gol di Pasalic annullato per un fuorigioco di pochi centimetri di Cisse. Nel complesso vittoria meritata.
I GIOCATORI
Difesa con Djimsiti, Demiral e Scalvini, che colpisce un palo e viene sostituito a inizio ripresa da Palomino. Più che sufficiente il comportamento del reparto, con nota di merito stavolta per il nazionale albanese.
Dei due esterni, Hateboer conferma il buon momento di forma, mentre Pezzella svolge con sufficienza il compito affidato e si vede negare un rigore clamoroso per gomitata ricevuta in volto, ma non rilevata da arbitro e Var (ma noi siamo “solo” l’Atalanta).
Dei due centrocampisti meglio De Roon di Freuler, oggi più impreciso del solito.
Occasione mancata per Pessina, così come per il suo sostituto Mihaila ad inizio secondo tempo un po’ troppo pasticcione.
Muriel si è dato da fare, ma aveva il fiato corto.
Pasalic è entrato col piglio giusto ed è stato l’autore dell’assist per il gol vittoria.
Musso di nuovo decisivo con un paio di interventi molto importanti.
Koopmeiners sempre di più una certezza di questa squadra.
Ma il migliore in campo è stato Cisse. Il 2003 guineano al suo debutto in Serie A, già 3 gol in 4 presenze con la Primavera, addomestica un pallone al centro dell’area bolognese e di mancino batte il portiere avversario. Dalla seconda categoria leccese alla Serie A, che bella favola a tinte nerazzurre.
Sì il migliore sei stato proprio tu Moustapha.
Oliviero Lanza
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