Il Bello e il farmacista
La vicenda Gosens ha tenuto banco in questi giorni. Lasciando i soliti strascichi fra i tifosi. Chi ringrazia di cuore, chi resta si dichiara amareggiato, chi deluso. Ognuno dice, giustamente, la sua perché ovviamente ognuno ha la propria sensibilità di tifoso e il proprio modo di essere legato alla squadra e di conseguenza ai giocatori.
Fermo restando che la società è cambiata con tutti gli annessi e connessi citiamo due giocatori che hanno iniziato e finito la loro carriera nell’Atalanta: Livio Roncoli e Giampaolo Bellini, guarda caso due terzini sinistri.
LIVIO RONCOLI
Nasce a Bergamo il 4 agosto 1931 si FA tutte le giovanili neroazzurre, Vince il campionato ragazzi (futuro Campionato Primavera) nel 1949 e debutta in prima squadra il 21 maggio 1950 a Venezia dove l’Atalanta si impone per 2-1, Con l’Atalanta disputa 277 partite in Campionato senza realizzare mai un gol. Viene chiamato “il farmacista” perché mentre gioca a calcio studia farmacia e si laurea a Pavia; uno dei pochi calciatori laureati dell’epoca. Muore il 24 luglio 2013.
GIANPAOLO BELLINI
Nasce a Sarnico il 27 marzo 1980. Vince un Campionato Primavera e con la maglia dell’Atalanta disputa 398 partite di campionato (record assoluto) segnando 9 reti. Il suo esordio l’11 aprile 1999 in una vittoria (3-2) casalinga col Verona. Appese le scarpe al chiodo fa il vice di Brambilla nella Primavera atalantina.
Ci sono poi stati altri giocatori che hanno avuto un rapporto viscerale con la maglia neroazzurra ma questi due sono gli unici che hanno tirato dal primo all’ultimo calcio con la stessa casacca. Combinazione, destino, volontà; i motivi possono essere tanti. Due su centinaia di giocatori sono davvero pochi. Ma danno l’esatta misura che essere bandiere non è tanto semplice. C’è chi saluta bene, chi sbatte la porta, chi ha iniziato altrove e finisce qui e chi è sempre rimasto qui. Ognuno ha la sua storia, di calciatore e di uomo, che si inserisce nella storia dell’Atalanta che dura da 114 anni.
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