I padroni del Newcastle
E’ un tamburo battente e continuo quello che vuole il Newcastle interessato ai giocatori atalantini. Sembra che la nuova proprietà inglese abbia i soldi da spendere e li voglia spendere. Capiamo qualcosa in più riguardo ai nuovi signori del Newcastle.
Nell’ottobre dell’anno scorso l’uomo d’affari inglese Mike Ashley ha ceduto, per circa 300 milioni di sterline, il Newcastle a un consorzio guidato dal “Public Investment Fund”, un fondo sovrano dell’Arabia Saudita. Assieme a questo fondo, che detiene l’80% del pacchetto, ci sono la PCP Capital Partners (Fondo Private Equity) e la RB Sport & Media (Altro fondo), entrambe con il 10%. Il presidente, non operativo, della squadra è Yasir-Al-Rumayyan che è anche governatore del fondo.
LA TRATTATIVA
Non è stata affatto una trattativa semplice quella per l’acquisizione del club inglese, e non è stato un problema di soldi, o per lo meno non solo. Ci sono state due questioni molto importanti che la Premier League ha dovuto affrontare: una sollevata da Amnesty International e l’altra dal governo del Qatar.
Amnesty era scesa in campo per ricordare e sottolineare come l’Arabia Saudita avesse più volte calpestato i diritti umani. Questo era un fattore importante in quanto secondo loro il fondo si rifaceva direttamente al governo saudita. Una denuncia forte che ha coinvolto l’opinione pubblica ma che forse non ha influenzato eccessivamente la trattativa.
Più forte, come peso economico, la protesta dell’emittente qatariota beIn Sport. L’emittente detiene i diritti televisivi della Premier League per il Medio Oriente e il Nord Africa e durante la trattativa, per l’acquisizione del Newcastle, ha accusato il governo saudita di permettere la trasmissione dei contenuti attraverso un canale televisivo. Era questa la punta dell’iceberg di una situazione tesa legata all’embardo nei confronti del Qatar accusato di finanziare gruppi terroristici.
La Premier League si è trovata quindi a dover indagare su questi due aspetti. Dopo che a luglio la trattativa si era bloccata il fondo saudita ha dato una sterzata alla stessa verso settembre. Dapprima è stato concesso all’emittente qatariota di trasmettere la Premier League anche sul suo territorio. Il secondo passo è stato quello di assicurare la Premier League che il fondo sovrano e il governo saudita sono due entità distinte. A quel punto la Premier League, in un comunicato, ha dichiarato che il fondo sovrano ha dato «garanzie giuridicamente vincolanti» che la monarchia saudita non controllerà il Newcastle, e si è proceduto a dare il via libera all’acquisto.
I PROPRIETARI
Si tenga presente che il presidente del fondo saudita è Mohammad bin Salman Al Sa’ud, membro della famiglia reale, primo vice ministro e ministro della difesa. Nel giugno 2019 un rapporto dell’ONU lo riteneva responsabile dell’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi.
L’acquisizione è stata una mossa importante per i sauditi, la prima grande operazione nel calcio europeo dove già da diversi anni sono presenti gli Emirati Arabi (Manchester City) e il Qatar (PSG).
I tifosi del Newcastle hanno festeggiato il cambio di proprietà immaginandosi un futuro roseo grazie ai petrodollari. L”ex proprietario, Mike Ashley, era accusato di avere il braccino corto e di avere speso molto poco. Ora è arrivato il fondo sovrano saudita con un patrimonio stimato in 376 miliardi di euro. Una cifre che è circa 13 volte più di quello dello sceicco Mansour del Manchester City e oltre 60 volte quello dell’emiro Al Thani del Psg, Oggi però, prima di spendere, si devono rispettare le regole del Financial Fair Play che impongono ricavi adeguati all’ammontare delle spese.
PRIMI ACQUISTI
Arrivati il 7 ottobre i nuovi padroni non hanno potuto fare molto. Hanno cambiato allenatore, a ottobre, passando da Steve Bruce a Eddie Howe. Le cose non sono molto cambiate da quando è arrivato lui sulla panchina dei bianconeri, una sola vittoria. A gennaio si è iniziato a intervenire sul mercato. E’ stato acquistato, per una cifra intorno ai 15 milioni di euro, dall’Atletico Madrid il terzino e nazionale inglese Trippier. Il giocatore è fra l’altro una vecchia conoscenza dell’allenator Howe con cui aveva lavorato al Burnley. Un secondo acquisto ha riguardato l’attaccante neozelandese Chris Wood, prelevato per 30 milioni di euro dal Burnley. Attaccante molto fisico ha una grandissima esperienza di calcio inglese. Certo i giornali inglesi sottolineano come l’arrivo di Zapata relegherebbe 30 milioni di euro in panchina.
Staremo a vedere quanto c’è di vero dietro a queste voci. Le sterline ci sono sicuramente, tutto il resto è da verificare.
Lascia un commento