Blessin. Il volto nuovo del Genoa
Il Genoa con l’annuncio del suo nuovo allenatore, Alexander Blessin, ha sicuramente sorpreso la Serie A italiana. Con una scelta completamente diversa da quella dei cugini doriani, che hanno scelto il noto Giampaolo, i rossoblù hanno ingaggiato un volto nuovo. Per lui contratto sino a giugno 2024.
Blessin, tedesco di Stoccarda, inizia la sua carriera da allenatore nel 2010 nel Bonlanden, squadra che naviga tra quarta e quinta serie. Nel 2012 si trasferisce al Lipsia dove allena le giovanili e un anno (2016) fa il vice nella squadra Under 23 che partecipa al campionato di quarta serie.
Il suo approdo nel calcio professionistico lo compie nella stagione 2020/21 quando diventa l’allenatore dell’Ostenda, serie A belga. La squadra, che nei precedenti tre campionati era nei bassifondi della classifica, sotto la sua direzione arriva quinta al termine della stagione regolare. Al termine dei play off II perde due posti e si classifica quindi settima, comunque un ottimo risultato. Una prestazione che permette a Blessin di vincere il premio di miglior allenatore belga della stagione.
Quest’anno la musica è un po’ diversa con l’Ostenda che si trova a navigare nei quartieri bassi della classifica. Ora questo annuncio che proietta l’allenatore tedesco nel calcio italiano. Sul sito dell’Ostenda viene ringraziato l’allenatore di lui si dice che arrivato come sconosciuto ha saputo incantare tutti grazie al suo “Gegenpressing”. Sempre sul sito si dice fra l’altro che il Genoa ha pagato la penale rescissoria per avere Blessin.
LE DICHIARAZIONI
Queste le parole del presidente dell’Ostenda, Ganaye: “È sempre un giorno importante nella vita di una squadra di calcio quando un allenatore parte. Ma non è solo un allenatore che parte e oggi è una giornata molto emozionante, anche e soprattutto a livello personale. Credevamo nel potenziale di Alex nel giugno 2020 ed è stata una grande esperienza per tutti vederlo crescere nel suo ruolo qui. Vorrei ringraziare Alex per i fantastici 18 mesi che abbiamo trascorso insieme”
Mentre queste le dichiarazioni di Blessin: “È successo tutto così velocemente. In 24 ore è tutto concluso, per me è ancora difficile da comprendere. Non sono stato fisicamente in grado di salutare i giocatori dopo l’allenamento, li contatterò sicuramente per farlo. Mi mancheranno enormemente anche i tifosi qui, mi hanno sempre sostenuto nel bene e nel male.. Genova è un’offerta che non potevo rifiutare. È un club di tradizione in Serie A e lì mi viene offerto un progetto a lungo termine. Questo è un grande passo avanti nella mia carriera, ma sarò sempre grato a KVO (ndr acronimo dell’Ostenda) per l’opportunità che ho avuto qui. Io, e anche la mia famiglia, ci siamo sempre sentiti a casa qui e mi mancheranno terribilmente tutti”.
COSA DICE DI LUI
Rangnick ed io abbiamo filosofie calcistiche simili e vediamo il gioco in modo simile. Ci piace un gioco di out-of-possesso orientato alla palla, basato sul pensiero di Helmut Gross. Mi piaceva quel modo di giocare come giocatore; mettendo sotto pressione gli avversari quando avevano la palla.
Vengo dalla scuola di coaching della Red Bull, ma ho i miei pensieri su come dovrebbe essere giocato il gioco. Ci sono molte somiglianze nel modo in cui Marco Rose (che era al Salisburgo), Jesse Marsch (che ha gestito sia il Salisburgo che il Lipsia), Julian Nagelsmann (che ha gestito il Lipsia) e io dico alle nostre squadre di giocare. Forse su circa il 60 per cento del gioco, siamo d’accordo. Il resto, abbiamo il nostro stile, la nostra filosofia.
Non cercherei di essere come nessuno degli altri perché così facendo mi renderebbe non autentico. Devi essere te stesso, al 100%.
Ho imparato molto sul lato tattico del gioco da Ralf Rangnick , così come da Ralph Hasenhüttl e Julian Naglesmann .
Ma devi essere onesto. Devi essere fedele a te stesso. Altrimenti, i giocatori non ti seguiranno come vorresti.
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