Lo stupore per Pezzella
Con Giuseppe Pezzella si è passati, da parte di molti, da una sorta di fastidio a una beatificazione continua. Sembra tutto un po’ eccessivo, nell’uno e nell’altro senso. L’Atalanta da quando c’è Gasperini, soprattutto, è sempre alla caccia di esterni. Lo fa sui mercati internazionali e su quello interno.
METODOLOGIA
Abbiamo guardato il profilo degli esterni arrivati a Bergamo dalla stagione 2016/17: l’età e il curriculum in Prima Divisione (Serie A o campionati esteri). Non sono stati presi in considerazione Conti (dal vivaio), Spinazzola (nessuna esperienza in massima serie) e Dramè (già a Bergamo). Sono stati esclusi anche quei giocatori che dovevano essere tentati come esterni ma per diversi motivi l’esperimento è poi fallito. L’età considerata è quella alla data del 31 agosto o 31 gennaio di ogni anno solare (data fine mercato). L’età è espressa in anni, giorni. I giocatori presi in esame sono: Hateboer, Gosens, Castagne, Reca, Arana, Piccini, De Paoli, Mojica, Maehle, Zappacosta e Pezzella.
Ecco la tabella riassuntiva
ETA’
Come si può vedere Pezzella rientra nel profilo ideale degli esterni arrivati a Bergamo. Età in inea, 23 anni o poco meno come Gosens, Hateboer, Castagne e altri. Fuori da questa età ci sono state due scommesse (Mojica e Piccini) e una certezza (Zappacosta). Gli altri sono tutti giocatori da costruire per verificarne l’adattabilità al calcio Atalanta e a Gasperini. A volte funziona, altre come per Reca e De Paoli non ha funzionato. Ma sotto questo profilo Pezzella non era un marziano prima e non lo è adesso.
ESPERIENZA
In questo caso andiamo a verificare l’esperienza maturata in gare di Prima Divisione. Ovviamente c’è chi ha giocato in Polonia (Reca), Brasile (Arana), Danimarca (Maehle) o altri campionati diversi. Questo ci è sembrato un parametro capace di uniformare il dato. In questo caso ci sono valori più difformi rispetto all’età. Chi ha meno presenze per questioni anagrafiche (Castagne e Arana), chi per problemi fisici (Piccini) e chi probabilmente per limiti (Mojica). I giocatori con maggiori presenze sono Maehe (Danimarca e Belgio) e Zappacosta, l’esterno fra tutti quelli arrivati col miglior palmares. Anche in questo caso Pezzella è in media, si colloca esattamente nei valori medi. Si tenga conto che l’esterno napoletano ha anche avuto esperienze significative in Under 21.
Come si vede Pezzella è il profilo tipo degli acquisti atalantini nelle ultime stagioni, Non giovanissimo ma pronto per la piena maturità fisica e una discreta esperienza in campionati maggiori. Il resto ovviamente lo deve fare il calciatore con l’applicazione e il lavoro. Deve riuscire a trovare la giusta sintonia col mister dimostrando doti caratteriali adatte a conquistarsi la sua fiducia. Questi fattori ovviamente non sono scritti nelle tabelle, e sono quelli che probabilmente hanno determinato il successo di alcuni e l’insuccesso di altri.
VERSUS GOSENS
Considerando che un altro dei tormentoni su Pezzella è quello del continuo confronto con Gosens abbiamo confrontato le prestazioni dei due. Per farlo abbiamo misurato i dati del primo anno di Gosens sino alla ventunesima giornata con quelli di Pezzella sino alla ventiduesima (ventunesima effettiva).
I dati sono questi e dimostrano come dopo il primo semestre atalantino le prestazioni dei due si assomiglino. Pezzella ha giocato di più, complici anche gli infortuni, e sappiamo che Gasperini se si sbagliano due prove non concede molte altre possibilità. Un po’ meno preciso Pezzella nei passaggi e soprattutto nei dribbling. Rispetto a Gosens più cattivo e più furbo, tanti falli subiti. Poi il resto dei dati pende a volte da una parte e a volte dall’altra; ma non segna un divario netto.
Ovvio che se si fa il confronto con il Gosens della passata stagione il ragionamento crolla; ma non sarebbe corretto. Per confrontare i dati si devono parametrare su uno stesso livello e si devono contestualizzare. Ci sembra che mettere a confronto i primi sei mesi neroazzurri di entrambi possa essere una buona base. Da qui in avanti non sappiamo come sarà il percorso di Pezzella, se simile, meglio o peggio di quello di Gosens, anche se ovviamente la speranza è che possa seguire le orme del tedesco.
Quello che possiamo dire è che Pezzella è un profilo perfetto da Atalanta. Stupirsi che faccia bene significa, a nostro avviso, non credere nelle scelte societarie e anche nel calciatore. Che invece ha tutti i numeri per dimostrare di valere davvero.
Grafica Valerio Severgnini
Fonte foto atalanta. it
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