I numeri della partita: cambi e possesso ai minimi, ma anche qualità

I numeri della partita: cambi e possesso ai minimi, ma anche qualità

Gara difficile per l’Atalanta ieri sera soprattutto per la mancanza di cambi in panchina. Gasperini, a differenza di Inzaghi, non ha potuto gestire i cinque cambi che permettono, oltre a dare nuova linfa, molte volte di cambiare gli assetti della gara. Ma gli undici iniziali hanno risposto alla grande e la “carretta” l’hanno tirata più che egregiamente per tutta la partita.

Il primo dato che emerge da ieri sera sono appunto i minuti giocati dai cambi e il numero dei cambi stessi. Solo 25 minuti giocati da chi è subentrato, il minimo stagionale. Il precedente “scarso minutaggio” dei panchinari era stato col Venezia, 69 minuti. Questo significa che ieri i giocatori subentrati hanno giocato una media di poco più di 8 minuti a testa, davvero poco. E l’altro dato che testimonia la criticità di ieri sera è che sono stati effettuati solo tre cambi, mai era successo nella stagione.

Entrando nei numeri della partita ieri sera l’Atalanta ha avuto il possesso palla per solo il 36% di gioco effettivo. E’ il dato più basso della stagione. In precedenza la partita con meno possesso era stata quella col Napoli (45%), stavolta come si vede il dato è decisamente basso anche se la squadra non ha mai giocato arroccata in difesa. Ha lasciato maggior gestione della palla agli avversari cercando di non correre troppi rischi, cosa che è quasi sempre riuscita a fare.

Un aspetto positivo è stata la percentuale di tiri in porta rispetto a quelli effettuati, il 50%. E’ il risultato migliore della stagione, uguale a quello ottenuto con lo Spezia anche se in quella occasione erano finiti in porta 9 tiri su 18. Ieri sono stati 6 su 12, inferiori come quantità totale ma lo stesso ottimo risultato a livello qualitativo.

Un’Atalanta che ha saputo farsi valere pur all’interno di una difficoltà contingente dovuta a una situazione infortuni particolarmente penalizzante.

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