La fabbrica dei centrali di Zingonia

La fabbrica dei centrali di Zingonia

Caldara, Bastoni, Scalvini. Tre nomi che fanno inorgoglire e sperare i tifosi neroazzurri. Tre ragazzi che di mestiere fanno i centrali difensivi cresciuti interamente (o quasi) nel vivaio neroazzurro. Storie a volte simili e a volte diverse che però ricordano come dal vivaio neroazzurro escano, a volte, profili davvero interessanti.

MATTIA CALDARA

Quello dei tre a cui i tifosi sono più affezionati. Bergamasco, entrato a 10 anni nel settore giovanile atalantino a 10 anni ha fatto tutta la trafila a Zingonia. Lo si è visto crescere e da subito si sono intuite le sue qualità. Ha esordito in maglia neroazzurra, in serie A, a 20 anni e 13 giorni. Era il 18 maggio 2014, Catania-Atalanta (2-1). Successivamente due anni in B, crescita costante e ritorno a Bergamo in concomitanza con l’arrivo di Gasperini. La sua fortuna e anche della squadra. Si scopre adattissimo al gioco dell’allenatore e capace di dare un grande contributo: due anni, 54 partite e 10 gol. Nell’estate 2018 va a Torino, dirottato subito a Milano, iniziano guai fisici e tutto si complica. Torna anche a Bergamo ma è un’altra storia. Ora sembra si stia ritrovando a Venezia. Resta comunque il capostipite di questa nidiata di difensori dell’ultimo decennio

ALESSANDRO BASTONI

Lui è del cremonese, zona dove gli osservatori di Zingonia si muovono bene e l’Atalanta ha fascino. Lui a Zingonia arriva ancor più giovane di Caldara, a 7 anni. Percorso nelle giovanili dove si fa notare da tecnici, tifosi e compagni. Di lui Caldara dirà: “Bastoni è già meglio di me alla sua età. Io a 18 anni non ero sicuro che avrei fatto il calciatore, invece lui è completo e più forte di me quasi in tutto”. Gasperini lo fa esordire in Serie A quando ha appena 17 anni e 7 mesi. E’ il 22 gennaio 2017 e quella sera contro la Sampdoria (1-0) i tre centrali sono: Masiello, Caldara e Bastoni. Ma Bastoni vuole l’Inter e quindi fa le valigie per Milano. Un anno in prestito al Parma e poi la maglia col biscione. Di lui con la maglia atalantina rimangono solo sette presenze in due anni.

GIORGIO SCALVINI

E’ l’ultimo, anagraficamente, di questa storia. Bresciano, i primi passi li muove con le rondinelle e a Zingonia arriva che ha undici anni. Anche per lui percorso classico nelle giovanili fino a che non entra nei radar di Gasperini. Di lui, il tecnico di Grugliasco, a inizio stagione dice: “Può essere il nuovo Bastoni. Ho sempre pensato che una società come l’Atalanta debba avere dei giocatori di scommessa, secondo me quest’anno c’è Scalvini, mi sta dando ottime sensazioni.” Poi l’esordio in serie A con l’Udinese (1-1) a 17 anni e 10 mesi. Poi altre presenze in campionato ed esordio da titolare in Coppa Italia. Lui ovviamente il suo futuro deve ancora scriverlo, e i tifosi si augurano sia più che roseo.

Si può dire che in sei stagioni Bergamo abbia visto tre centrali difensivi, divisi da 9 anni di età, davvero forti. Qualcuno, i tifosi, lo hanno goduto maggiormente, qualcun altro meno e l’ultimo è ancora tutto da scoprire. I tifosi a volte vorrebbero veder nascere, dal vivaio, l’attaccante fortissimo che segna valanghe di gol. A Zingonia sembra invece che ci sia la specializzazione nello sfornare difensori. E’ quasi come se l’ombra di Scirea accompagni questi ragazzi. Dal settore giovanile dal quale, più di 50 anni fa, è uscito forse il più forte libero italiano non possono che uscire difensori. Se sono forti vuol dire che ci accontenteremo dei difensori.

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