I prestiti atalantini all’estero
Eccoci all’ultima puntata sulle prestazioni dei prestiti atalantini sino alla sosta di Natale. Oggi rivolgiamo la nostra attenzione sui giocatori che giocano all’estero.
KRESIC ANTON
Il migliore come risultati dei giocatori operanti all’estero. Tante presenze, tanti minuti, un gol e un assist. Ha giocato cnhe le qualificazioni di Conference League. E tutto questo in una squadra, il Rijeka, in testa al campionato croato in coabitazione con Dinamo Zagabria (una partita in meno) e Osijek.
KOBACKI OLAF
Il secondo come minuti giocati e il primo come marcatore. Per lui cinque reti segnate per l’Arka Gdynia, squadra della B polacca. Anche per lui tante presenze e minuti in una squadra al settimo posto, a un solo punto dai play-off.
LAMMERS SAM
Al terzo posto lontanissimo Lammers. Partito bene nella sua esperienza tedesca con gol alla seconda apparizione. A poco a poco è uscito dai radar del progetto Eintracht, formazione che attualmente è al sesto posto, a un solo punto dalla Champions.
GUTH RODRIGO
E’ il quarto come impiego ma le sue quotazioni sono in rapida crescita. Quest’anno, dopo un anno a Pescara, è stato dirottato all’estero e l’inizio non è stato per niente facile: cinque minuti in quindi partite. Nelle ultime tre è cambiato il vento, sempre titolare per per gli interi incontri con la sua squadra, il NEC Nijmegen, a quattro punti dai play-off.
CABEZAS BRYAN
Stagione incolore e sfortunata per l’equadoregno. Quattro presenze in undici partite e poi incidente al ginocchio con operazione. Attualmente alle prese con la riabilitazione, anche se su Instagram non perde il sorriso. La sua squadra, serie B turca, attualmente è a tre ounti dai play-off.
MURATORE SIMONE
Note decisamente dolenti per uno dei giocatori chiacchierati del calcio mercato atalantino. Passato dalla Reggiana al Tondela, serie A portoghese, all’inizio ha visto il campo solo due volte per un totale di 24 minuti. Poi sono arrivati guai fisici che lo hanno messo fuori squadra. Situazione sicuramente non facile, lontano da casa, impiegato poco e poi infortunato e tutto in una squadra terz’ultima nel campionato maggiore portoghese.
GOLLINI PIERLUIGI
L’unico dei giocatori all’estero a 0 minuti. E’ la sorte dei portieri, o si è titolari o non si gioca mai e scalzare il campione del mondo Lloris non è per niente facile. Per lui presenze in Conference League e in EFL Cup. E ora c’è la spada di Damocle di Conte.
CONCLUSIONI
La vita da emigrati non è facile. Se la stanno cavando due, Kresic e Kobacki, che sono tornati a casa loro. Forse è più facile esprimersi in un ambiente famigliare e riuscire a ottenere soddisfazioni. Per gli altri sembra decisamente dura, anche se speriamo nella seconda parte di stagione per Guth.
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