La partita di Natale
Una volta, una volta sola ma l’Atalanta è scesa in campo anche il giorno di Natale. E’ accaduto il 25 dicembre 1936. I neroazzurri quell’anno in Serie B erano in testa alla classifica. Nelle prime undici giornate nemmeno una sconfitta. Sette vittorie e cinque pareggi, totale 19 punti, CON IL Livorno a due lunghezze di ritardo. La partita di Coppa Italia prevedeva il terzo turno ed era l’esordio nella competizione per l’Atalanta. Si trattava di andare a giocare in trasferta a Livorno sapendo che il 27 dicembre, due giorni dopo, si sarebbe andati a giocare a Modena in campionato. Anche allora si doveva scegliere su quale competizione puntare.
Il Corriere della Sera dell’epoca scriveva:” Specialmente l’Atalanta che deve difendere il suo primato del campionato e la sua posizione di squadra ancora imbattuta, si trova a dover affrontare in due giorni (come del resto anche il Livorno) due difficili partite. A quale darà la preferenza? Non può esservi dubbio: l’Atalanta sacrificherà la Coppa Italia. E se l’Atalanta basandosi su tale concetto, manderà a Livornola sua squadra riserve, si potrà punirla per questo? Secondo lo spirito del regolamento, forse sì; secondo la logica e secondo anche l’interesse dello sport, no:”
Ragionamenti e discorsi che anche oggi a volte emergono soprattutto in corrispondenza della Coppa Italia. In quell’occasione l’Atalanta mandò a Livorno una squadra infarcite di riserve. Basti pensare che ben 6 giocatori, degli undici scesi in campo, in quella stagione disputarono solo quell’incontro di Natale. La partita fu appannaggio del Livorno con un secco 4-o. E la beffa fu che due giorni dopo i neroazzurri furono sconfitti a Modena e persero l’imbattibilità. Un sacrificio, quello di giocare a Natale con le riserve, che non servì a molto. Fortunatamente il finale fu rosa; a fine stagione la squadra venne promossa in Serie A.
Lascia un commento