Il buco (la maglia) e…..il tacon (il comunicato)
Ieri lo avevamo scritto: “speriamo che il tacon non sia pegio del buso”. Ma i vecchi adagi popolari sono tali perché si fondano sull’esperienza dei vecchi che ne hanno viste tante. E così la toppa è stata peggio.
Primo scivolone. Dire a noi bergamaschi che abbiamo sotto gli occhi Città Alta tutti i giorni che siamo noi a sbagliare. Siamo tutti ciechi, fuorviati, incapaci di interpretare; tutti noi di Bergamo stiamo sbagliando, non riconosciamo la nostra città.
Secondo scivolone. Accusano la stampa locale che nessuno ha chiamato Joma per sapere che skyline stessero utilizzando. Suona un po’ strano che un caporedattore di un giornale locale avrebbe dovuto contattare la Joma per condividere un lavoro che spetta in toto alla società spagnola.
Terzo scivolone. La storia della beneficenza. Se si vuole fare beneficenza la si può fare a prescindere dal comperare un oggetto. Se mi si offre però un oggetto mi auguro che risponda a determinati requisiti. A meno che non stiamo parlando della “Pesca di beneficenza dell’oratorio”, ma non sembra questo il caso.
Terzo scivolone bis. E’ subdolo il richiamo alla beneficenza. In beneficenza vanno le maglie dei giocatori utilizzate in occasione del Christmas Match. Le maglie in vendita a 145 euro non servono alla beneficenza…..e sono sbagliate.
Per concludere un accenno alla società. Per ora l’Atalanta non ha rilasciato dichiarazioni. L’unica a dire qualcosa è stata la Joma. Le sue giustificazioni sono state ospitate sul sito dell’Atalanta che quindi in qualche modo accetta quelle giustificazioni. Pensiamo che se non fosse stata d’accordo avrebbe rispedito al mittente il comunicato.
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