Il rinvio, la scaramanzia e le cose giuste
Ieri sera è successo un po’ di tutto. La neve è arrivata come previsto, forse un po’ più tardi del previsto, e ha creato il caos. Tutti a dire la loro secondo il punto di vista. Si dovevano tutelare i tifosi, l’incolumità dei calciatori, la possibilità di giocare regolarmente e di conseguenza assicurare un risultato regolare. E chi ci avrebbe guadagnato a giocare su un campo decisamente ai limiti della praticabilità ? Se si fosse giocato, ora si potrebbero trarre conclusioni. Invece tutto resta nel campo delle ipotesi e delle supposizioni. Tutti hanno le loro ragioni e si deve dire che fortunatamente alla fine i diritti dei tifosi sono stati in parte difesi. Non si giocherà alle 21 come per previsto per la data originaria ma alle 19 con la speranza che non molti debbano rinunciare. Questo anche per garantire all’Atalanta il supporto dei tifosi.
Riguardo alle squadre come si può sapere chi pagherà il prezzo più alto a livello nervoso ? Stasera, dopo la partita, si potrà essere precisi. L’Atalanta sa che se non dovesse vincere sarà comunque Europa, ma sicuramente non può essere l’obiettivo. Il vero traguardo è quello della vittoria e della conquista di un ottavo Champions. E’ stata una situazione strana, particolare e sicuramente stressante.
LA SCARAMANZIA
I tifosi atalantini non giovanissimi può darsi che ieri sera abbiano rivisto il film andato in scena l’1 giugno 2003 a Bergamo. Spareggio per la permanenza in Serie A con la Reggina e nubifragio biblico sulla città. Sospensione della partita e rinvio alla sera successiva.
Come andò a finire è inutile che lo ricordiamo e soprattutto non è giusto. Questa Atalanta è ben diversa da quella di allora che impaurita affrontò i calabresi. Questa è una squadra conscia delle proprie possibilità che stasera giocherà come avrebbe fatto ieri. E il nostro parere personale è che sia giusto giocare su un terreno capace di far emergere i valori della squadra.
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