Finita la quattordicesima
Il quattordicesimo turno è finito e l’Atalanta può essere soddisfatta, anzi molto soddisfatta.
Il primo motivo è la vittoria sulla Juventus. Si è vinto in casa di un avversario ostico e in questo caso la vittoria dà ancora più soddisfazione. Ma al di là delle soddisfazioni o rivincite emotive la vittoria regala tre punti veri che migliorano la classifica perché avvicinano chi sta davanti e allontanano chi sta dietro. Napoli e Inter riescono a mantenere lo stesso vantaggio ma il Milan che cade malamente in casa col Sassuolo (1-3) si fa avvicinare in modo deciso. Dietro, come detto, la Juve viene distanziata e insieme a lei la Lazio che crolla in casa del Napoli (4-0) ormai solo in testa alla classifica. Per l’Atalanta il risultato della giornata significa – 3 dalla terza, +3 sulla quinta e addirittura + 7 sulla sesta. Della partita di Torino tutti hanno già detto tutto; una gara da “lacrime, sudore e sangue” che ha consegnato una versione meno nota della squadra atalantina. Meno conosciuta ma redditizia e questo è l’importante per la banda di Gasperini. Ora ci si tuffa nel turno infrasettimanale e quindi non c’è molto spazio per riposarsi e nemmeno per specchiarsi nello specchio della vanità. A Bergamo arriva il Venezia di Zanetti, squadra che lascia giocare (dicono) e che va comunque affrontata con la giusta considerazione e il dovuto rispetto. I lagunari hanno una classifica discreta e non hanno l’acqua alla gola ma in classifica hanno quindici punti, che non sono molti e soprattutto sono 13 meno di quelli atalantini. Ripetiamo che il rispetto è dovuto ma la consapevolezza dei propri mezzi è necessaria se si vuole crescere come vuole Gasperini, a meno che non si accetti il solito “refrain” del “primo salvarsi” declamato anche oggi sulle pagine del maggior quotidiano economico italiano. Il turno non propone nessuno scontro diretto al vertice. Il Napoli va sul campo del Sassuolo eroe di giornata, il Milan si reca in casa di un Genoa in affanno e le altre hanno gare, sulla carta gestibili. Vedremo se tutte faranno il loro dovere, a cominciare ovviamente dai neroazzurri.
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